Mostra Del Cinema Dello Stretto 2010

 

UNA MOSTRA SULL’ARTE TOTALE

Locandina_2010
Il Festival del Cinema, Mostra Del Cinema Dello Stretto aveva un percorso ben tracciato quello del cinema italiano d’autore che non ha distribuzione nelle grandi sale e si occupava di ricerca e sperimentazione:  una grande scommessa. A noi di ENTR’ACTE ci è sempre piaciuto pensare che il cinema non sia un’arte distaccata dal teatro, dalla musica, dalla pittura, dalla danza, dalla istallazione, ma che esista la “multiarte”  o “arte totale” che prende lo spunto dall’unica idea dell’immagine-immaginario: Nel cinema conta l’immagine, anche la pittura rievoca più dell’immagine e la musica è immagine percettiva che commenta immagini o evoca immagini, mentre il teatro è immagine viva dell’ “hic et nunc”. La differenza sta nel riprodurre un gesto sempre uguale, come avviene nel cinema o, un gesto che si diversifica, ogni volta che avviene, come in teatro. Ma noi non siamo convinti che sia sempre così. Crediamo fermamente che l’arte è unica ed ha un suo sviluppo, dallo schermo alla realtà-finzione delle molteplici forme di arte. Nessuna Mostra del cinema aveva mai tentato questo percorso. Chi si occupa da tanti anni di giornalismo culturale sa che questa Isola  ha una sola possibilità di sviluppo, seguendo la sua vocazione innata turistico culturale che, crescendo, può diventare  un fenomeno aziendale di spessore, che agevola l’occupazione. L’evoluzione culturale crea la grande azienda dello spettacolo d’avanguardia. Ma il Festival  già da allora si apriva ai rapporti africani e maltesi, ed emiratini, diventando un centro di riferimento euro mediterraneo. La Sicilia, in realtà,  nasconde realtà di grande livello, di un così grande livello da poter oscurare il resto della cultura non solo nazionale ma mondiale. Basta pensare alla letteratura del Novecento che è nella sua massima grandezza solo siciliana. Noi abbiamo sempre ammonito: Coltiviamo le nostre risorse culturali,  le nostre risorse aziendali, affinchè tutte le nostre imprese traggano maggior beneficio dalle presenze turistiche e dall’indotto che una Mostra del cinema di spessore, sicuramente assicura, generando quell’interesse e quel momento di glamour vissuto negli anni scorsi e nella MOSTRA DEL CINEMA DELLO STRETTO con il buon cinema, le nuove proposte di multiarte, le presenze di grandi artisti come Bud Spencer, Maria Grazia Cucinotta, Damiano Damiani, Tonino De Bernardi autore apprezzato del cinema di poesia indipendente e di molti altri che hanno calcato la passerella rossa dell’ultima favolosa sera. Con presenze come quella di Silvana Pampanini il premio alla carriera. “La siciliana ribelle” ha vinto il concorso dei lungometraggi con Marco Amenta, con la presenza del regista Stefano Incerti e dell’attrice Veronica D’Agostino. Ha inaugurato la Mostra Vittorio Sgarbi, anche Lui benefico sostenitore dell’arte totale. Ancora premiato Alessandro Haber, lo scenografo Marco Dentici, Franco Nero e Mita Medici, Tony Sperandeo, il grandissimo regista Emanuele Crialese, presente per i due film “Respiro” e “Nuovo Mondo” con la regista Camille D’Arcimoles, che ha presentato un documentario sulla crescita artistica dei due ragazzi presenti nei due film, di cui uno alla Mostra del Cinema. Ma è venuto in Sicilia anche Pasquale Squitieri (Presidente della giuria dei lungometraggi), MarcoWerba (musicista di Dario Argento), il Produttore Raffaele Mallucci, il produttore Mariano Arditi, il grande regista Maurizio Scaparro, tutti i cast dei film in concorso ed i registi di molti altri film, anche Aurelio Grimaldi che ha presentato il suo libro. Molti grandi nomi e una grande presenza di pubblico che ha seguito in quattro anni la Kermesse documentata dai video che si possono vedere, visitando il sito www.mostradelcinemadellostretto.com  Presenti a Messina  anche Leonardo Celi (figlio del compianto Adolfo), Luca Lionello (attore vincitore del premio Celi), Primo Reggiani, Simona Borioni, Nicole Murgia, Nicola Canonico, Barbara Bobulova, la sceneggiatrice Rossella Drudi, il regista Claudio Fragasso il produttore Carlo Barnabei (Le ultime 56 ore), il regista Antonio Baiocco con gli attori Emanuela Garuccio e Sebastiano Somma (Il mercante di Stoffe), il regista Felice Farina (La fisica dell’Acqua), il regista Nico Cirasola ed Onofrio Pepe (Focaccia Blues), I produttori MarioAstuti e Gennaro Fasolino per l’Act Multimedia per il lancio del film “Giallo” di Antonio Capuano,. il regista Pasquale Scimeca e gli attori Vincenzo Albanese e Antonino Ciurca (Il Cavaliere Sole), il regista Marcello Trovato (Mi ricordo di te Ballettu), il regista Antonello Longo (Zenigma), Valeria Marini, Tony Sperandeo,  Francesca Ferro, Daniela Martani, Veronica Ciardo, il regista Giovanni Boncoddo, le giovani produttrici Claudia Gatti e Benedetta Pontellini con Matteo Guerra, il regista Gianni Virgadaula, il giornalista e regista spagnolo Llorens Sanchis, ancora il produttore Raffaele Mallucci, il regista Roberto Leoni, il Presidente del Festival di Torino Lorenzo Ventavoli ed altri ancora. Scopo della Mostra era?   1) diventare momento di evidenza del cinema d’autore italiano in relazione ai problemi di distribuzione al Sud del cinema indipendente. Ma anche momento di evidenza ed interscambio con le proprie aziende e i paesi stranieri e loro rappresentanze che interverranno. 2) Produrre, nel tempo, e crescendo, tanti lavori nella direzione dell’arte totale non solo. 3) Creare un centro d’interesse euro mediterraneo  da coordinare con l’Accademia e con gli studi e le sperimentazioni nel campo delle arti visive e non, con corsi di formazione sui vari temi della produzione e dell’applicazione ed attuazione in concreto del Fondo di Garanzia. 4) Trasformare LA SICILIA in un set vivente, immaginando che possa diventare come Cannes (con teatri di posa sulla riviera), anche per la splendida posizione geografica della Sicilia. Un luogo, non-luogo ad alta vocazione turistica Credo che già con LA MOSTRA DEL CINEMA DELLO STRETTO abbiamo fatto tanto Bisogna andare avanti e fare… con autonomia e per l’autonomia del pensiero su un territorio che ha sempre rivendicato, attraverso l’arte, la propria natura, le proprie caratteristiche di genio, dettate da un territorio mutevole e variegato e da fenomeni di povertà e ghettizzazione che, invece di provocare violenza hanno generato talenti come Spiro Sframeli e Francesco Scimone che hanno rivoluzionato il teatro italiano, rimanendo semplici e complici. E allora guardiamo speranzosi al prossimo anno il 2015, prevedendo una edizione fantastica ed esplosiva, nella città dei grandi eventi A cosa stiamo lavorando? Ad un workshop interessante nel quale coinvolgere aziende per l’applicazione del Tax credit ma anche per creare un tavolo di discussione sinergico dal titolo: INTERNAZIONALIZZAZIONE E CINEMA LE VIE DEL FUTURO