Trezza

TREZZA (LA FAVOLA DI SARO)

di Turi Giuffrida

IL PERCHE’ DI UNA SCELTA

La Società che rappresentiamo ha scelto  TREZZA “LA FAVOLA DI SARO” , scritto da Turi Giuffrida e con lo stesso attore, come attore protagonista, un corto non cortissimo perché troviamo coraggioso il progetto.

Da noi oggi si parla molto di identità siciliana agganciato alla evoluzione, è il fondamento di quasi tutti i nuovi Bandi Europei della sezione Cultura.

Bene, questa è una storia che attinge dal mito di Ulisse e delle Sirene la sua ragione di esistenza trasportandola ai nostri giorni, nella dimensione del sogno e della surrealtà. Per questo il progetto approda con gli effetti speciali made in Sicily ad un linguaggio moderno che, in parte, sarà improvvisato sul set, accorpandolo ad un modo cartoonistico di rappresentazione che si intersecherà con la narrazione nel reale.

Il progetto ha anche la voglia di valorizzare i percorsi del cinema: il cineturismo di cui si parla tanto ed il paese di Verga con i faraglioni del Mitico Polifemo ci sembra un set assolutamente ideale per raccordare il mare ed il verismo del Verga così tanto letterario alla realtà di oggi intessuta di sogno e surrealtà ricreando nel borgo condizioni di dinamismo propositivo per il quale le Aziende parteciperanno attivamente al nuovo modo di concepire una produzione condotta ripartendo dal marketing cinematografico per ricreare il grande cinema d’autore che contenga stili che sono cari ad Entr’ACTE, la Casa di Produzione che si ispira molto al dadaismo, consapevole che il mito e la favola e la fiaba fanno più conoscere la realtà, sono anzi dei percorsi spirituali di una realtà che deve continuare ad esistere vera ma non veristica.

Turi Giuffrida, attore di tanti successi teatrali e cinematografici fa cinema da sempre, eppur essendo uno degli attori siciliani più internazionali che noi conosciamo, noto ormai anche in Cina, questa volta vuol approdare alla regia raccontando una favola che non sarà solo una favola ma forse la veste nuova di una Sicilia che conosce il cinema e sa che il cinema non è statico ma si evolve in altre forme, mutuando ora dal teatro ora dalle filosofie letterarie, ora dallo stile che appartiene propriamente ad altre arti un nuovo modo di raccontare. Saremo insomma ovviamente ecologici, ma anche insegnanti durante il set attraendo i giovani per fare stage di formazione evoluta direttamente sul luogo ed all’interno di una FAVOLA METROPOLITANA SPIRITUALE. Sarà un modo non di evadere dalla realtà ma di spostare il velo di Maya…che nasconde un’altra più incantata verità che il Cinema eternizza.